Foggia, 16 marzo 2025. La sconfitta interna con la Cavese (0-1) fa calare il sipario sulla deludentissima stagione del Foggia. Quella che doveva essere la gara dell’ultima spiaggia per provare ad agguantare uno dei posti nei playoff, si trasforma in una vera e propria debacle. La prestazione contro i metelliani è stata davvero scadente e a dir poco vergognosa. Quasi nessuno s’è salvato dal grigiore generale. In 96’ complessivi solo un paio di tiri in porta e tanta ma tanta confusione. Assenza di idee e di gioco di squadra. In questo modo non ci poteva essere risultato diverso dalla sconfitta. L’ennesima della stagione allo Zaccheria. Emblematici i fischi a fine gara da parte della tifoseria, spazientita dalle numerose brutte figure rimediate nel corso del tormentato campionato. C’era anche poca voglia di giocare e di lottare sul terreno di gioco e la Cavese non ha dovuto far granché per aggiudicarsi i tre punti che, bontà loro, li tengono ancora agganciati alla zona spareggi. Per il Foggia, invece, si preannuncia il solito tran tran di fine campionato con il Patron Canonico a sfogliare la classica margherita del lascio-non lascio in attesa di fantomatici ed inesistenti gruppi imprenditoriali pronti a subentrargli. Che il popolo rossonero sia stufo di questa situazione lo si vede dai numeri del botteghino, sempre più calante. L’interesse attorno alla pattuglia rossonera va sempre più scemando e si rischia di allontanare anche quelli più sfegatati. In attesa di tempi migliori, ci si accontenterà di campionati mediocri se non anonimi ? Intantl la gara con la Cavese è di quelle da nascondere ai più piccini. Si rischierebbe di dirottarli su altri sport. Mister Zauri nella conferenza pre gara ha sostenuto di aver preparato bene i suoi e che erano pronti ad una grande prestazione. E meno male … Nel Foggia rientra in difesa Felicioli al posto di Dutu squalificato. A centrocampo c’è Danzi dal 1’ per Da Riva e in avanti Orlando è preferito a Zunno. A dire il vero, Mister Zauri non ha molte alternative e in panchina ha pochi uomini arruolabili. In campo è la Cavese ad assumere le redini del gioco e costringe gli avversari a stare arretrati. Soffre la difesa rossonera, col centrocampo già in inferiorità numerica e con scarsa corsa e concentrazione- Per gli ospiti è facile approfittare degli ampi spazi. Un liscio di Salines consente a Sannipoli (8’) d’involarsi sulla destra ma sul cross basso non interviene nessuno. Per fortuna. Subito dopo l’ex Chiricò prova dal limite dell’area e De Lucia devia la palla in angolo. Come spesso accade, dalla bandierina (è il secondo corner della gara), il Foggia capitola. Pezzella mette al centro e Verde (10’), tra l’immobilismo di Tascone e Parodi la gira in rete. La reazione del Foggia stenta a iniziare e sta tutta nella conclusione di Orlando (16’) respinto con difficoltà da Lamberti. Sarà l’unica volta che l’estremo difensore ospite dovrà intervenire. C’è solo l’iniziativa della Cavese che spadroneggia a centrocampo per poi distendersi molto bene in fase offensiva. Dall’altra sponda, invece, il Foggia incontra non poche difficoltà in fase di costruzione. A centrocampo Danzi è l’ombra sbiadita del calciatore di categoria superiore che avrebbe dovuto costituire il perno principale ed essenziale dello schieramento rossonero. In attacco Tohuo s’impegna come può ma al suo fianco manca la punta di riferimento e questa non è una novità. Emmausso è bello da vedersi ma è troppo innamorato pallone e s’intestardisce nell’azione individuale. Nel finale della prima frazione Chiricò (40’) ha la palla dello 0-2 ma da buona posizione calcia alto. Dopo 2’ di recupero, il Sig. Gemelli manda le due squadre negli spogliatoi tra i fischi di disapprovazione dei quasi 5.000 presenti. Davvero brutta e inguardabile la prestazione dei rossoneri nei primi 47’. Nella ripresa Zauri presenta due novità: Zunno e Da Riva per Orlando e Danzi. La musica però non cambia. Anzi la Cavese in contropiede potrebbe mettere il sigillo sull’esito del match ma Vigliotti (10’), davanti a De Lucia non riesce a calibrare bene il tiro conclusivo. Al Foggia ci vuole un’ora per confezionare la prima ed unica vera azione con lo scambio Tascone-Zunno e il tiro finale di Tohuo (17’) troppo centrale per poter impensierire l’inoperoso Lamberti. E’ sempre comunque la Cavese ad esprimersi meglio. Non corre il minimo rischio, sempre attenta in difesa e in superiorità a centrocampo. In attacco ancora Vigliotti (31’), di testa, divora un’altra palla gol non approfittando del preciso cross di Rizzo. Tranne la solita girandola di cambi da ambo le parti, non accade più nulla. La Cavese continua a sognare, il Foggia può virtualmente salutare anticipatamente l’ennesimo campionato da deludente.
FOGGIA-CAVESE 0-1
FOGGIA (4-3-3): De Lucia 5.5; Silvestro 6, Parodi 5.5, Salines 5.5, Felicioli 6; Tascone 6 (44’ st Marzupio sv), Danzi 5 (1’ st Da Riva 6), Gala 6 (26’ st Kiyine 5); Orlando 5.5 (1’ st Zunno 6), Touho 6 (26’ st Brugognone 5), Emmausso 5.5. In panchina: Perina, De Simone, Camigliano, Pazienza. Allenatore: Zauri 5.5.
CAVESE (3-5-2): Lamberti 6; Saio 6, Peretti 6, Evangelisti 6; Rossi 5.5 (20’ st Rizzo 6), Sannipoli 6, Pezzella 6 (35’ st Marchisano sv), Vitale 6, Chiricò 6.5 (35’ st Sorrentino sv); Verde 6 (1’ st Vigliotti 6), Fella 6 (40’ st Marranzino sv). In panchina: Boffelli, Di Somma, Konate, Piana, Diarrassouba, Citarella, Barone. Allenatore: Maiuri 6.5.
ARBITRO: Gemelli di Messina 6.
RETI: 10’ pt Verde.
NOTE: cielo sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 4.949. Ammoniti: Parodi, Verde, Vigliotti, Kiyine. Angoli: 8-5 per il Foggia. Recupero: 2’, 4’.