Pescara, 8 giugno 2023. Un eroico Foggia, mette in campo ogni organo vitale e con pieno merito batte il Pescara, all’Adriatico. Stavolta i calci di rigore sono favorevoli ai rossoneri che, a sorpresa, se la dovranno vedere col Lecco che ha superato il Cesena, dato per favorito alla vittoria finale. Passa il Foggia, incerottato, stremato e numericamente contato ma col cuore grande quanto l’amore della città e dei suoi tifosi che, nonostante il divieto per i residenti, ha riempito il settore ospite con oltre 600 presenti. Che si sono fatti sentire per tutto il match e che hanno avuto la possibilità di festeggiare l’ennesima grande impresa dei propri beniamini. La prestazione dei ragazzi di Rossi è stata eccellente, superiore agli avversari che, probabilmente ritenevano di essere già in finale. Ma non avevano fatto i conti con il magico e mai domo Foggia. Senza ombra di dubbio i rossoneri avrebbero meritato di vincere anche nei tempi regolamentari, per la gran mole di gioco evidenziata, per le numerose palle gol create e per la personalità mostrata in campo. Eppure, hanno dovuto conquistare il diritto a disputare i supplementari all’ultimo secondo. Poi sono stati bravi a riprendere il Pescara con Markic nell’insolita veste di attaccante prima di esultare definitivamente ai calci di rigore. Il sogno continua per il Foggia ma c’è un Signor Lecco sulla strada che conduce alla B. Passando alla gara i satanelli sono stati perseguitati dalla sfortuna. Tra pali colpiti nella gara d’andata e un calcio di rigore sacrosanto negato all’Adriatico, c’è tanto da recriminare. Come all’andata la gara si sblocca subito. Stesso minuto dell’andata allo Zaccheria dove fu il Foggia ad aprire le danze. Stavolta è il Pescara con Cuppone (2’) ad infilare la palla in rete, di testa, sul cross dalla destra. Il Foggia non si scompone e si porta con prepotenza nella metà campo avversa, procurandosi una doppia chance per pareggiare i conti. Ma Bjarkason (9’) non è felice nella conclusione a rete davanti a D’Aniello e Ogunseye (10’), di testa, non inquadra la porta. La gara è interessante. Il Foggia presidia bene il centrocampo ma concede troppo sulle corsie esterne dove Rafia e Kraja riescono quasi sempre a mettere in mezzo palloni importanti. Ma il Foggia quando si porta in avanti crea quasi sempre pericoli. Bjarkason (22’), su servizio di Frigerio, sbaglia ancora il diagonale davanti al portiere di casa. E’ anche sfortunato il Foggia che spreca ancora una ghiotta occasione con Petermann (24’) sul cui tiro salva D’Aniello. Ci prova anche dalla distanza il centrocampista rossonero (31’), senza fortuna. E’ vivo il Foggia che penetra con estrema facilità nelle retrovie abruzzesi ma non riesce a finalizzare. Il Pescara si fa pericoloso con l’inzuccata di Brosco (41’) che sbatte contro la parte alta della traversa. Il direttore di gara ci mette del suo concedendo qualche fallo tattico di troppo agli abruzzesi senza alcun provvedimento sanzionatorio. Senza recupero il Sig. Monaldi manda le due squadre negli spogliatoi. Nei primi 45’ i rossoneri pagano cara una delle poche disattenzioni della difesa disputando una prova ordinata che ha messo più volte in difficoltà il Pescara. Peccato per la mancata concretezza in chiave offensiva. Si riprende a giocare e Rossi inserisce Vacca per Petermann. Il Foggia parte all’assalto e Ogunseye serve Frigerio (1’) che di tacco non inganna D’Aniello. E dal successivo corner, ancora Frigerio impegna il portiere biancazzurro. Peralta per Ogunseye (9’) tra le braccia di D’Aniello. Assembramento nell’area di casa ma Frigerio (16’) non inquadra la porta. Incredibile l’errore di Garattoni (20’) che manca il pallonetto. Dal punto di vista fisico il Pescara è in forte difficoltà e Zeman ne cambia tre. Merola (24’) fa il 2-0 ma è in netta posizione di fuorigioco. La mossa del boemo crea equilibrio e la manovra rossonera perde intensità. Rossi si gioca la carta Iacoponi e il Foggia protesta per un atterramento in area di Boben ai danni di Garattoni (33’). Il tocco c’è ma dal var non segnalano. I rossoneri ci mettono anima e cuore fino al 95’ ma sembra non possa bastare. Frigerio non ne ha più ed entra Markic. Proprio all’ultimo istante, in zona Foggia, Rizzo (97’) trova la zampata vincente su assist di Ogunseye che premia la caparbietà dei rossoneri e si va ai supplementari. Il Pescara sembra aver più fiato e si riporta in vantaggio con Desogus (6’) liberissimo al centro dell’area nel poter piazzare la palla alle spalle di Dalmasso. Il Foggia non è mai domo. Come sempre e dall’angolo di Peralta stacca di testa Markic (10’) e realizza il gol del 2-2. Il risultato non cambia più e si va ai calci di rigore. La sequenza dei penalty sotto la curva presidiata dai tifosi di casa. Sul dischetto ci va per primo il Foggia con Markic: gol. Mora per il Pescara e realizza. Garattoni alto. Cancellotti e Ogunseye lo imitano mandando la sfera oltre la traversa. Rafia va a segno. Peralta la piazza nell’angolo basso. Per il Pescara Aloi si fa parare il tiro da Dalmasso. L’ultimo penalty rossonero è di Vacca e fa gol. Per il Pescara Vergani pareggia i conti e si va ad oltranza. Rutjens gol. Desogus sbaglia e il Foggia va in finale. E in città si continua a sognare.
PESCARA-FOGGIA 4-5 (dopo i c.d.r.)
PESCARA (4-3-3): D’Aniello 6; Cancellotti 5.5, Brosco 6, Boben 5.5, Gozzi 5.5; Rafia 6.5, Aloi 6.5, Kraja 6.5 (23’ st Mora 6); Merola 6 (42’ st Desogus 6), Lescano 6 (23’ st Vergani 6), Cuppone 7 (23’ st Delle Monache 6). In panchina: Sommariva, Plizzari, Milani, Crescenzi, Palmiero, Gyabuaa, Kolaj, Pellacani, Mesik, Ingrosso, Germinario. Allenatore: Zeman 5.5.
FOGGIA (3-5-2): Dalmasso 6; Leo 5.5, Di Pasquale 6.5 (14’ pts Rutjens 6), Rizzo 7; Bjarkason 6 (11’ st Garattoni 6), Frigerio 6 (52’ st Markic 7), Petermann 5.5 (1’ st Vacca 6), Schenetti 6 (14’ pts Odjer 6), Costa 6 (30’ st Iacoponi 6); Peralta 6, Ogunseye 6. In panchina: Raccichini, Capogna. Allenatore: Rossi 8.
ARBITRO: Monaldi di Macerata 5.5.
RETI: 2’ pt Cuppone, 51’ st Rizzo, 6’ pts Desogus, 10 sts Markic.
NOTE: serata primaverile, terreno in buone condizioni. Spettatori 20.000 circa. Ammoniti: Di Pasquale, Mora, Vacca, Brosco. Angoli: 5-6 per il . Recupero: 0’, 5’, 3’, 2’.