Avellino, 29 settembre 2024. Piove sul bagnato in casa Foggia sempre abile nel risolvere le crisi altrui. A beneficare del bonus Foggia è toccato all’Avellino (2-1) che ha fatto un sol boccone di un avversario letteralmente allo sbando. Il dominio degli irpini è stato assoluto e a tratti il Foggia è sembrato lo sparring partner dell’amichevole di metà settimana. L’uno-due di Patierno, alla fine, risulta persino un passivo minimo rispetto a quanto prodotto dalla compagine di Biancolino. Il risultato striminzito a favore dei padroni di casa non tragga in inganno. Il Foggia ha fatto qualcosa di buono solo negli ultimi minuti e solo grazie alle iniziative personali di Orlando e Zunno. Ovviamente il neo Mister Capuano non poteva in sole tre sedute di allenamento trovare i rimedi ai mali di questo Foggia. E come detto dallo stesso, ci sarà molto da lavorare e soprattutto trovare il modo per motivare i suoi ragazzi. E Capuano non avrà molto tempo a disposizione dovendo affrontare il Taranto nell’anticipo del venerdi, nel derby tra le ultime della classe. Chi l’avrebbe detto ? Ben pochi sono i calciatori in maglia rossonera ad aver disputato una prova sufficiente. Sicuramente i subentranti hanno fatto meglio di chi li ha preceduti in campo, dove oltre all’espulsione di Danzi sono stati rimediati ben altri cinque gialli. Per cui ci vorranno prestazioni ben diverse per potersi rialzare. Capuano è stato chiaro ! Chi non suda la maglia lo spedisco in tribuna. Per quanto visto al Partenio il settore sarà pieno. Passando al match, l’Avellino comincia più che bene, mettendoci ritmo e tanta determinazione. Mette alle corde il Foggia, costretto a ripiegare tutto all’indietro. La pressione degli irpini è impressionante e costante e la difesa rossonera appare in evidente difficoltà ma riesce a mantenere inviolata la porta difesa da Perina. I maggiori pericoli derivano dalle corsie esterne dove Sounas e D’Ausilio dettano legge e mettono al centro insidiosissimi palloni alti. Proprio dal gioco aereo l’Avellino trova lo sbocco vincente. Il cross di Palmiero nel cuore dell’area rossonera diventa un assist al bacio per la testa “solitaria” di Patierno (29’) da trasformare in gol. Il Foggia non riesce minimamente ad impensierire l’undici avversario. Manca il leader a centrocampo a dettare i tempi e a dirigere il gioco. Poi in difesa si balla, con l’unico pensiero rivolto a spazzare via la palla, a volte anche in modo sbilenco. Ma i maggiori problemi sono a centrocampo dove difficilmente si riesce a trovare la giusta misura anche nei fraseggi più elementari. A peggiorare le cose per il Foggia ci si mette pure Perina che al 37’ su un pallone alto deviato da un compagno, lo perde in presa alta e consente a Patierno di realizzare la più facile doppietta personale. Gli irpini non sono paghi e poco dopo è Sounas (43’) a sfiorare il tris mandando la sfera contro il palo a Perina battuto. Dopo 1’ di recupero il Sig. Renzi mette fine al calvario rossonero della prima parte di gara, a dir poco vergognosa. La prestazione non ha soddisfatto Capuano che ad inizio ripresa effettua un triplo cambio: dentro Zunno, Orlando e Danzi ai posti di Gargiulo, Millico e Emmausso. Le sostituzioni sembrano dare più equilibrio all’assetto degli ospiti ma Danzi rimedia ingenuamente due cartellini in poco meno di 10’ e si fa espellere mettendo praticamente la parola fine alle già poche possibilità di poter riaprire le sorti del match. Per l’Avellino diventa ancora più semplice amministrare la gara contro un avversario in evidente difficoltà. Capuano effettua gli altri due cambi a disposizione e, con l’Avellino che ha abbassato la guardia, il Foggia “rischia” di pareggiare una gara fino a quel punto giocata malissimo. Orlando (29’), tra i più attivi, costringe Iannarilli a sporcarsi i guanti. E nel finale Zunno (45’), in solitaria, trova il diagonale vincente per accorciare le distanze. Il tempo a disposizione per rimediare alla brutta prestazione almenoi col risultato favorevole è poco anche se Orlando (49’) fa venire i brividi ai 6.000 del Partenio con un gran tiro dalla distanza bloccato a fatica da Iannarilli. Sarebbe stata una beffa per l’Avellino. Di sicuro Mister Capuano da stasera ha ricevuto le indicazioni su quali elementi poter fare più affidamento e quali da mettere spalle al muro.
AVELLINO – FOGGIA 2-1
AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli 6; Cancellotti 6.5, Rigione 6 (45’ st Benedetti sv), Enrici 6, Frascatore 6.5, (38’ st Liotti sv); Sounas 7 (38’ st Mutanda sv), Palmiero 7, De Cristofaro 6.5; D’Ausilio 7 (45’ st Redan sv); Gori 6, Patierno 7.5 (18’ st Vano 6). In panchina: Marson, Armellino, De Michele, Arzillo, Solaro, Campanile, Llano. Allenatore: Biancolino 7.
FOGGIA (3-4-2-1): Perina 4; Parodi 5 (15’ st Mazzocco 6), Carillo 5, Camigliano 5; Salines 5, Tascone 5, Gargiulo 5 (1’ st Danzi 4), Felicioli 5; Emmausso 4.5 (1’ st Zunno 6.5), Millico 4.5 (1’ st Orlando 6); Murano 5 (34’ st Santaniello sv). In panchina: De Simone, De Lucia, Silvestro, Vezzoni, Sarr, Pazienza, Ascione. Allenatore: Capuano 6.
ARBITRO: Renzi di Pesaro 5.
RETI: 29’e 37’ pt Patierno, 45’ st Zunno.
NOTE: serata autunnale, terreno sintetico, spettatori 6.000 circa. Espulso Danzi al 13’ st per doppia ammonizione. Ammoniti: Cancellotti, Gargiulo, Emmausso, Tascone, Iannarilli, Salines, Sounas, Felicioli. Angoli: 13-4 per l’Avellino. Recupero: 1’, 5’.