Primo cin cin allo Zaccheria. 2-0 al Taranto firmato Emmausso-Salines

Foggia, 4 ottobre 2024. Il convalescente Foggia conquista la prima vittoria stagionale allo Zaccheria superando, a fatica, l’incerottato Taranto (2-0). Il successo mette fine, finalmente, al periodo negativo e rappresenta un’iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. I rossoneri avevano l’obbligo di puntare alla conquista dei tre punti, dopo gli ultimi deludenti risultati. La penultima posizione in classifica aveva creato più di un semplice malumore nella piazza. Eloquente il messaggio riportato su uno striscione esposto in curva nord ad inizio gara. Comunque la sfida col Taranto ultimo della classe non è stata una passeggiata. Gli ionici, sia pur imbottiti di ragazzini e con la rosa numericamente ridotta ai minimi termini, ha retto piuttosto bene nella prima frazione per poi crollare ad inizio ripresa quando Capuano ha mandato in campo l’artiglieria pesante. L’ingresso di Millico ed Emmausso è stato determinante per scardinare la difesa ospite ed ha consentito a Zunno di avere qualche punto di riferimento in più. Poi non è mancato il solito ottimo apporto di Salines a confermarsi sempre più pedina fondamentale nell’undici, anche sotto porta. Il caso però ha voluto che nel secondo tempo sia stata decisiva la rinuncia al 3-4-3, per il 4-2-3-1 tanto “odiato” da Capuano e costato la panchina al suo predecessore. Probabilmente questo schieramento, considerata la composizione della rosa, è quello che potrebbe garantire i migliori risultati. E’ logico poi che non avendo a disposizione gli elementi cardine quali Da Riva e Danzi, la squadra ne risenta. Capuano però è un tecnico che si adatta ed adatta i suoi uomini ad ogni gara e quindi col tempo, ne siamo certi, riuscirà a trovare la quadra. Passando alla gara sicuramente sulla prestazione ha inciso la deficitaria posizione di classifica delle due squadre. Entrambe sono apparse estremamente contratte e con la fiducia sotto i tacchi. Il Foggia ha provato a farsi più intraprendente con Orlando (7’) abile nel rubar palla e dal limite però ha calciato alto. Stessa sorte ha avuto la conclusione velleitaria di Zunno (11’). La gara stentava a decollare. Con il Taranto ben arroccato nella propria metà campo, per il Foggia non era facile sfondare. Oltre ai due tentativi non andati a buon fine i rossoneri hanno provato a promuovere la costruzione sulle corsie esterne. Vezzoni e Salines hanno fatto un buon lavoro ma quando hanno messo a disposizione dei compagni la stoccata a rete la mira è risultata imprecisa. Il vero problema del Foggia è risultato a centrocampo dove manca l’uomo in grado di dettare i tempi e di garantire solidità al reparto. Con le assenze di Da Riva e Danzi, né Gargiulo né Tascone hanno le caratteristiche per ricoprire il ruolo con efficacia. Il Taranto ha fatto così la sua bella figura e anzi, quando si è disteso in contropiede ha creato allarmismo nella impaurita retroguardia rossonera. Man mano che passava il tempo la compagine ionica prendeva fiducia e coraggio rendendo la sua azione più intraprendente. Al contrario la manovra e il ritmo del Foggia si affievolivano e non si intravedevano azioni che potessero creare disturbo agli avversari. Insomma non è stato proprio un bel derby. Almeno nella prima frazione, dove soltanto nel finale Murano (41’), scagliando un bel tiro dal limite dell’area ha costretto Del Favero al “volo” per deviare la palla in angolo. E’  stata l’unica vera emozione dei primi 46’ e la pioggia di fischi al duplice fischio del Sig. De Angeli, ha testimoniato la delusione dei 5.000 presenti per l’opaca prestazione. Dopo l’intervallo, Mister Capuano ne ha cambiati tre. Come ad Avellino. Dentro Mazzocco, Emmausso e Millico per Ercolani, Tascone e Orlando, passando al 4-2-3-1. I nuovi entrati si sono messi subito in evidenza. Millico per un’ammonizione evitabilissima ed Emmausso per confermare le caratteristiche di goleador. Zunno ha provato a servire proprio Emmausso (7’) ma tra i due Marong ha svirgolato l’intervento difensivo e l’attaccante rossonero si è ritrovato a tu per tu con Del Favero e lo ha superato col piattone destro indirizzando la sfera nell’angolo più lontano. Da qui il match è cambiato- Il Foggia è diventato più determinato, alzando il ritmo e affidandosi al pressing più alto. Dalla battuta del sesto angolo il Foggia ha trovato il gol del raddoppio. Millico ha pescato millimetricamente in area Salines (13’) e l’inzuccata dell’esterno non ha lasciato scampo a Del Favero. Il 2-0 ha galvanizzato i rossoneri e consentito di giocare mentalmente più rilassati. Il Foggia avrebbe potuto addirittura triplicare quando Millico ha fornito l’assist ad Emmausso (35’) non sfruttato e poco dopo ci si è messo Del Favero a negare a Zunno (36’) la gioia del gol. Il match s’è praticamente concluso su queste ultime due emozioni e, alla fine, il Foggia s’è portato a casa vittoria e tre punti importanti per tirarsi fuori dalle zone pericolose, sperando di poter presto risalire.

FOGGIA-TARANTO 2-0

FOGGIA (3-4-3): De Lucia 6; Ercolani 5.5 (1’ st Mazzocco 6), Parodi 6, Camigliano 6; Salines 7.5, Tascone 5.5 (1’ st Emmausso 7), Gargiulo 6 (31’ st Felicioli sv), Vezzoni 6; Orlando 5.5 (1’ st Millico 6), Murano 5.5 (31’ st Santaniello sv), Zunno 6.5. In panchina: Perina, De Simone, Silvestro, Sarr, Carillo, Pazienza, Ascione. Allenatore: Capuano 6.5.

TARANTO (3-5-2): Del Favero 5.5; Marong 5, Shiba 5.5, Verde 5.5; Mastromonaco 6, Matera 6 (38’ st Schirru sv), Fiorani 5.5 (28’ st Speranza 5.5), Varela 6, Vaughn 5 (18’ st Garau 5); Guarracino 5.5, Fabbro 5.5. In panchina: Meli, Contessa, Locanto, Iervolino, Picardi, Fiorentino. Allenatore: Chiaiese (al posto dello squalificato Gautieri) 5.5.

ARBITRO: De Angeli di Milano 6.

RETI: 7’ st Emmausso, 13’ Salines. 

NOTE: serata gradevole, terreno in discrete condizioni, spettatori 5.000 circa. Ammoniti: Ercolani. Millico, Emmausso, Del Favero, Vaughn, Verde, Felicioli, Shiba. Angoli: 9-3 per il  Foggia. Recupero: 1’, 5’.

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