Foggia, 21 aprile 2024. Niente da fare per il Foggia che nella gara verità nella corsa ai playoff si fa superare a domicilio dal Cerignola (1-2). Peccato perché la sconfitta fa praticamente calare il sipario sul campionato dei rossoneri che avevano rincorso l’obiettivo quasi a portata di mano. La matematica lascia qualche flebile spiraglio ma appare decisamente difficile l’impresa. A giocare i playoff ci sarà quasi certamente il Cerignola che ha dimostrato di essere un buon complesso, ben orchestrato da Mister Raffaele. Il compito però è stato facilitato dalle scelte, opinabili, di Mister Cudini. Sull’1-1, probabilmente, si poteva pensare a mantenere almeno il risultato di parità. Invece, la voglia di conquistare i tre punti è diventato un boomerang e nell’occasione del gol vittoria di D’Andrea, la difesa s’è fatta cogliere più che impreparata con un solo uomo contro tre degli ospiti. Non è stato questo l’unico motivo della sconfitta ma anche le scelte nello schieramento iniziale hanno destato molte perplessità. Sarà anche che le indisponibilità dell’ultim’ora (capitan Rizzo e Vezzoni) hanno complicato i compiti ma inserire Di Noia in difesa dovendo affrontare uomini abili e veloci nell’uno contro uno è stato un azzardo. Pagato a caro prezzo. Mister Cudini ritrova Odjer e Tascone dopo lo stop del giudice sportivo ma, all’ultimo momento perde Rizzo e Vezzoni. Le due assenze lo costringono a rivoluzionare l’assetto difensivo con Di Noia dirottato nella difesa a “tre”. Un dettaglio da non poco che evidenzia qualche problema serio nel reparto. Il Cerignola ne approfitta subito, sbloccando il risultato. Sul cross di Coccia, nessun difensore si preoccupa di prendere in consegna Sainz-Maza (8’) che si trova libero al centro dell’area e, di testa, insacca la palla in rete. Provano a reagire i rossoneri con un gran tiro Antonacci (12’) dal limite, fuori bersaglio. Il Foggia soffre il pressing asfissiante degli ospiti e commette parecchi errori in fase di costruzione dal basso. La gara è intensa e avvincente grazie al Cerignola che se la gioca a viso aperto e crea pericoli in serie per la porta di Perina. Il Cerignola sfiora il bis con la verticalizzazione di Sainz-Maza per Tascone (28’) il cui pallonetto si stampa contro la traversa. Rumoreggia il pubblico rossonero e Vutaj (30’) vinto un rimpallo si ritrova davanti a Perina ma è recuperato in extremis da Riccardi al momento della battuta. Il Foggia prova a reagire, con difficoltà non riuscendo a trovare la giusta quadra. Gli attaccanti sono molto isolati e il centrocampo non li assiste con palloni giocabili. Comunque, nell’ultimo quarto d’ora i rossoneri spingono con maggior convinzione e prima reclamano per la mancata concessione di un calcio di rigore per l’intervento di Tentardini su Salines (33’) che si trova davanti a Krapikas. Pochi minuti dopo perviene al pareggio al termine di una bell’azione corale. Rolando taglia per Salines che dal fondo mette al centro area dov’è appostato Antonacci (37’) pronto a spedire la palla in rete. Il gol dell’1-1 fa esplodere lo Zaccheria ma non abbatte il Cerignola. Gli ofantini riprendono a macinare gioco e potrebbero riportarsi in vantaggio. D’Andrea (41’) sull’uno-due con Vutaj trova la strada sbarrata da Perina. E lo stesso Vutaj (44’) costringe ancora il portiere di casa alla deviazione in angolo. Sul finire Schenetti (46’) potrebbe sfruttare meglio una veloce ripartenza ma prova, senza fortuna, la conclusione personale. Termina così la prima frazione dopo 3’ di recupero di un derby scintillante. Si riprende a giocare ma i ritmi non sono più intensi come nei primi 45’. Le due squadre non riescono a trovare varchi buoni per la giocata vincente. Cudini ricorre alla panchina ed inserisce prima Papazov per Di Noia per mettere ordine nella retroguardia. Poi getta nella mischia anche Toni per dare vivacità alla fase offensiva. Proprio Tonin (20’) si fa largo in area ma non riesce a calciare a rete. Nel momento migliore del Foggia però è il Cerignola a sfruttare l’ennesimo “buco” della difesa dei padroni di casa. Bianchini pesca D’Andrea (27’) al centro dell’area e beffa Perina con un bel tiro angolato. Passato in vantaggio il Cerignola ha badato ad amministrare saggiamente e con mestiere il prezioso risultato. Il Foggia ha provato a riequilibrare le sorti del match ma senza efficacia. Finisce così il campionato del Foggia che nell’ultima di torneo si recherà a Teramo contro il Monterosi alle prese con un’improbabile ultima chance di centrare i playout all’ultima curva.
FOGGIA-CERIGNOLA 1-2
FOGGIA (3-4-3): Perina 6; Riccardi 6, Di Noia 5.5 (12’ st Papazov 5.5), Ercolani 6; Salines 7, Tascone 6, Odjer 6.5, Antonacci 6.5 (15’ st Tonin 6); Rolando 6.5, Gagliano 6 (31’ st Santaniello sv), Schenetti 5.5. In panchina: De Simone, Nobile, Castaldi, Martini, Marino, Manneh, Brancato, Embalo. Allenatore: Cudini 5.5.
CERIGNOLA (3-5-2): Krapikas 6; Visentin 5.5, Ligi 6, Gonnelli 6; Coccia 6, Tascone 6.5 (46’ st Rizzo sv), Capomaggio 6, Sainz-Maza 6.5 (18’ st Bianchini 6), Tentardini 5.5 (46’ st Allegrin sv); D’Andrea 6.5 (32’ st Carnevale sv), Vuthaj 6. In panchina: Fares, Barosi, Russo, Bianco, Malcore, Lombardi, Leonetti, Ghisolfi. Allenatore: Raffaele 6.5.
ARBITRO: Centi di Terni 5.5
RETI: 8‘ pt Sainz-Maza, 37’ Antonacci, 27’ st D’Andrea.
NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 5.500 circa. Ammoniti: Tascone (Cer.), Odjer, Papazov, Gonnelli. Angoli: 7-2 per il Cerignola. Recupero: 3’, 5’.