Il Foggia non c'è più. Squadra allo sbando e il derby va al Cerignola (0-1). Il d.s. Roma si dimette

Foggia, 31 ottobre 2024. Niente da fare per il Foggia che crolla ancora allo Zaccheria nel derby col Cerignola (0-1). La squadra ofantina si conferma bestia nera dei satanelli dopo il sesto successo negli ultimi sette confronti. Stavolta non deve ricorrere agli straordinari e con una condotta di gara attenta e utilitaristica, col minimo sforzo porta a casa i tre punti.  Decide la sfida Paolucci, dagli undici metri. La sconfitta del Foggia fa proseguire il calvario di un campionato cominciato male e che di giornata in giornata si fa sempre più difficile e la situazione è davvero precipitata. Sotto tutti i punti di vista. A parte la sconfitta, tutta meritata e senza possibilità di appello, la squadra è parsa svuotata, priva di mordente e costruita male. Le carenze si sono tutte evidenziate ancora una volta. A fine gara, dopo le dimissioni di Mister Capuano di sette giorni fa, seguono quelle del d.s. Roma. Giunte probabilmente anche in ritardo, davanti all’evidenza di una rosa mal assortita nelle caratteristiche tecniche e inadatta all’idea tattica. L’ennesima rivoluzione nei quadri tecnici e nella rosa da mettere a disposizione dell’allenatore non ha pagato anche questa volta. Ci risiamo. A luglio si rinnova tutto, mandando in malora ciò che di buono era stato costruito nella stagione appena terminata. A gennaio si è costretti a rivoluzionare ancora perché le scelte non sono azzeccate. E così in tutto il quadriennio. Non è difficile individuare dove sono da ricercare le vere responsabilità. Brambilla, Roma, Capuano, non sono altro che le “vittime” di “scommesse” e valutazioni che non hanno nulla a che vedere con le ambizioni della piazza. Si riuscirà a venirne fuori ancora una volta ? Ce lo auguriamo tutti. Ma da qui alla riapertura del calciomercato ci vogliono due mesi esatti e sarà difficile ricostituire una rosa valida per provare a salvare una stagione che dopo 12 giornate non può che considerarsi fallimentare. Al contrario, il sano progetto del Cerignola infligge alla città capoluogo l’ennesimo smacco e porta a casa i tre punti che consentono di mantenersi aggrappati alle prime posizioni di classifica. Al contrario del Foggia precipitato in piena zona playout, con prospettive che non lasciano intravedere nulla di buono. La squadra è totalmente allo sbando. La prova nel derby ha solo confermato il disagio e la mancanza di unità. Della gara non c’è molto da dire. E’ stato un bruttissimo derby dalle poche emozioni. Il Foggia diretto da Zangla, rispetto alla gara precedente ha presentato una sola novità in difesa dove Parodi ha preso il posto di Camigliano. Pronti via, agli ordini del Sig. Mastrodomenico, il derby di Capitanata è girato al piccolo trotto. Il Foggia con le solite difficoltà di impostazione. Reparti distanziati oltremodo, centrocampo con poche idee e imprecisione nei passaggi più elementari. In avanti l’eccessiva foga di Millico ed Emmausso non è servito a dare lo spunto giusto per far breccia nella difesa degli ofantini. Il Cerignola, invece, ha badato ad amministrare la gara, facendo girare e bene la palla, per giungere con estrema facilità dalle parti di De Lucia, sia pure con scarsa precisione. I sette calci d’angolo in mezzora di gioco, la dicono tutta sulla netta supremazia territoriale della squadra di Mister Raffaele. Comunque, per vedere la prima giocata degna di tale nome s’è dovuto attendere ben 27’. Millico ha cercato e trovato la testa di Murano al centro dell’area ma la conclusione, debole e centrale ha consentito a Saracco di bloccare la sfera con facilità. Ha rotto gli indugi anche il Cerignola con l’inzuccata di Salvemini (30’) sul cross dalla destra di Russo e la risposta di De Lucia in angolo. Ci ha provato Millico (35’) dalla lunga distanza ma la palla è terminata lontano dalla porta ospite. Non è successo più nulla fino al 46’ a parte i fischi di disapprovazione per la brutta prova, che hanno accompagnato la squadra rossonera negli spogliatoi. Nella ripresa, con gli stessi ventidue in campo, il Cerignola ha cambiato decisamente marcia ed incisività. Una bella azione corale,  conclusa da Paolucci (2’), avrebbe meritato miglior sorte. Gli ospiti, completamente trasformati rispetto ai primi 45’ hanno spinto e col neo entrato Ruggiero (17’), su ottimo servizio di Russo, hanno sfiorato la marcatura. Stessa sorte per il biondo attaccante gialloblu al 21’. E il Foggia ? Sempre più frastornato, impaurito e più incapace di imbastire un minimo accenno di azione offensiva. A lungo andare ovviamente prevale la più forte. E al 25’ arriva l’episodio favorevole al Cerignola, confezionato dal “regalo” di Felicioli che, in evidente ritardo su Russo, lo travolge in piena area. Il calcio di rigore è inevitabile e Paolucci (28’) lo trasforma spiazzando De Lucia. Passato in svantaggio, il Foggia prova ad alzare il baricentro, alla ricerca del pareggio ma l’azione è confusa nonostante l’ingresso di Gargiulo che prova a mettere ordine a centrocampo. A complicare le cose ci si mette anche Silvestro (41’) che commette un brutto fallo su Paolucci e viene espulso. In inferiorità numerica e col gol da recuperare diventa impossibile riprendere il pari. Non succede più nulla e alla fine dei 6’ di recupero si sprecano fischi ed improperi all’indirizzo di una compagine allo sbando.

FOGGIA-AUDACE CERIGNOLA 0-1

FOGGIA (4-3-3): De Lucia 5.5; Salines 5.5 (6’ st Silvestro 5), Parodi 5, Carillo 5, Felicioli 4.5 (29’ st Vezzoni 6); Mazzocco 5.5, Danzi 5 (29’ st Zunno 5.5), S. Tascone 6 (14’ st Gargiulo 6); Emmausso 5.5, Murano 5.5, Millico 5.5 (6’ st Orlando 5.5). In panchina: Perina, De Simone, Camigliano, Santaniello,  Da Riva, Sarr, Pazienza , Ascione. Allenatore: Zangla 5.

AUDACE CERIGNOLA (3-5-2): Saracco 6; Visentin 6, Martinelli 6, Gonnelli 6; Russo 6.5, M. Tascone 6, Capomaggio 6.5, Paolucci 6 (46’ st Bianchini sv), Tentardini 5.5 (39’ st Ligi sv); Salvemini 6 (46’ st Gagliano sv), Jallow 5.5 (10’ st Ruggiero 6). In panchina: Greco, Fares, Parigini, Faggioli, Velasquez, Sainz-Maza, Carnevale, Romano, Iurilli, Carrozza, Di Dio. Allenatore: Raffaele 6.

ARBITRO: Mastrodomenico di Matera 6.

RETI:  28’st Paolucci (rig.). 

NOTE: serata autunnale, terreno in discrete condizioni, spettatori 5.477. Espulso Silvestro al 41’ st per gioco falloso. Ammoniti: S. Tascone, Paolucci, M. Tascone, Vezzoni. Angoli 9-0 per l’Audace Cerignola. Recupero: 1’, 6’.

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